Domenica 19 ottobre, Madama Chiosco ha accolto il suo Festival d’Autunno, una giornata pensata per celebrare la comunità, la creatività e il piacere di stare insieme.
Fin dalle prime ore, il parco si è riempito di voci e sorrisi: persone che si salutavano, tavoli che prendevano forma sotto il cielo limpido. Tutte le realtà del progetto Madama Chiosco — AGS, L’Alfieri Campo Verde, LAQUP, Casa del Quartiere e l’Associazione Commercianti di Madama Cristina — hanno contribuito a rendere viva un’idea semplice ma preziosa: che un quartiere può fiorire anche in autunno.
Il primo appuntamento è stato lo Swap Party, dalle 10 alle 14. Tra tavoli pieni di vestiti colorati e accessori di ogni tipo, si scambiavano non solo abiti ma storie. C’era chi raccontava il ricordo legato a un vecchio cappotto prima di lasciarlo andare, e chi trovava in un vestito nuovo una piccola meraviglia da portare a casa. Ogni gesto, ogni sorriso, era un modo per dire che la sostenibilità può essere un gioco condiviso.
Dalle 10:30 alle 14:30, il parco si è trasformato in un grande spazio ludico con scacchiere giganti, giochi in legno e attività all’aperto. I bambini correvano da un gioco all’altro e tutto intorno c’era quell’energia che solo la condivisione può creare — semplice, autentica, piena di vita.
Alle 14:30 è iniziata la simultanea di scacchi, un momento di pura concentrazione e rispetto. Quattordici giocatori si sono seduti uno di fronte all’altro per sfidare Lorenzo Anthony Rolle, un giovane talento che ha ottenuto il titolo di Candidato Maestro a soli 11 anni e 3 mesi, appena due anni e mezzo dopo aver iniziato a giocare. Era bello vedere adulti e bambini condividere lo stesso silenzio, lo stesso desiderio di capire, di imparare, di misurarsi con calma e rispetto.
Alle 17:30, le prime note della musica dal vivo hanno riempito l’aria, dove ognuno si sentiva parte di qualcosa di più grande. C’era chi ballava piano, chi semplicemente si godeva il momento.
Per tutto il giorno, il punto informativo di Madama Chiosco è stato il cuore pulsante dell’evento. Lì si sono incontrate persone, idee e progetti; c’è stato chi ha proposto nuove attività, chi ha scoperto un’iniziativa del quartiere, chi ha trovato il coraggio di dire “anch’io voglio partecipare”. È in questi spazi che la comunità cresce: un passo alla volta, una parola dopo l’altra, con la voglia di costruire insieme.
Il Festival d’Autunno 2025 non è stato solo una giornata di festa. È stato un racconto di quartiere, fatto di sostenibilità, gioco, cultura e partecipazione.
Un modo per ricordare che ogni stagione ha la sua bellezza — e che ogni cosa diventa più luminosa quando è condivisa.
Un grazie a chi c’era, a chi ha contribuito, e a chi continua a credere che la vera forza di un luogo sta nelle persone che lo abitano.











